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Un'occasione come questa

by Giorni Contati

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1.
Era tempo che aspettavo un'occasione come questa, musica maestra si ammaestra con l'intelligenza, con l'esperienza dando limiti di cui nessuno mai, pensa Impiego d'acqua e d'anima sul volto mentre nel verso sbagliato scrivo ciò che non si dice mai Tu dammi tempo per capirne di più Ed è questo ciò che intendo se mi lascio indietro il resto è perso vuoto come il vizio che ammaestro Cerco la speranza non la trovo non riesco a dare un senso E se davvero adesso avessi il tempo per colmarmi darei credito soltanto a questi miei giorni contati. Ma la verità è che il fantasma di cui parlo s'assomiglia sempre al resto, e lo detesto infondo questo è l'unico compromesso E’ come una rivincita di sogni Blocco le parole che intravedo dispari nei miei desideri E la mano mia calerà sul volto infame Di questi esseri immondi che s’inghiotte via il potere Che vedo morte e decadenza, nella residenza che imperiale investe uomini con trasparenza quanto è svelta e fugace L’unione aristocratica imparziale che incombe sulle menti umane e ne fa di una strage Il complice funesto dell’essenza stessa è il maestro che ha cresciuto le radici sino al culmine del male Parole in fondo al cuore che sapranno ritrovare il gesto idoneo che s’intinge d’immorale Ora che di più semplice del male resta l’odio lo sai combatto anche se tutti dicono che sia sbagliato ed è per questo che io imploro e dopo esplodo ogni dettaglio per racimolare il fuoco che mi farà fare un passo Picchio forte ogni strumento e grido forte il mio sostegno e ostento il cuore mio che si fa forza con l’onore e il malcontento mentre indegno il circo intinge d’odio i suoi passanti ed i cantanti, spezzando l’intrattenimento E’ come uno spreco di bisogni Blocco i movimenti per permettermi il disagio E la mano mia calerà sul volto infame Di questi esseri immondi che s’inghiotte via il potere L’ora incombe e batte sulle lance di chi affonda il proprio male alle spalle degli altri infame, lo spirito s’infanga impadronito da quest’esseri così indecenti da lasciarlo triste e solo in mezzo a guerra morte e fame Ed è da questo punto in poi che io mi ostino a dare a voce ai miei pensieri impuri, in bilico tra spade e scudi Che la domanda in me s’infonde cosa fare per cambiare, ordire una guerra perfetta oppure restare a guardare Cercare un cambiamento dall’interno, dare l’occasione perdonare i superiori Una carriera militare in fondo è questo, ma io non mi soddisfo ad abbassare il capo chino davanti ai coglioni E sarà questo il primo passo verso un nuovo mondo, dove non ho da lamentarmi basterà un secondo Troverò il responsabile di questo infimo mezzo, spezzerò l’equilibrio, l’unico compromesso
2.
Fantasma 03:26
Non te lo permetterò, nei miei limiti, non sbagliarti, restiamo a 20 decibel, te lo dico in lacrime Sapessi dove sei Ora non terrei, stretto a me certe idee, così incapaci, così distratti Ma com’è, che se, poi ci penso, non accade maaaaai Di certo incontri come i nostri illuminano ma come sempre, non resto indifferente, impugno il cuore e si sente si sente si sente Ma tu, non sai, ne vedo da come ti poni Sapessi dove sei ora potrei combattere i miei disagi compresi indifesi che mi attirano in bilico rimango indeciso sì che so come sei, però, non so, non so chi sei Un fantasma immerso, in mezzo, ad un contesto surreale che non comprende mai Essere incompreso, e sento, che ti penso ancora adesso e tu non ci crederai Come un vento freddo, interno, che imperversa tu compari, so che non mi abbandonerai mai Resto triste e intento al meglio ma com’è che tu compari, com’è che tu compari com’è In un giorno come questi, avremo risposte Un momento così fermo, un giorno troverà una scossa Io sono come sempre sai, incrinato dalla dose Bloccato in un passato senza mai cambiare rotta Ora comprendo meno, rimango spesso inconscio Ho a carico un dovere che non porto mai da solo Ciò che amo non esiste più, è qualcosa che più non conosco Ascolta in silenzio e piangi Un fantasma immerso, in mezzo, ad un contesto surreale che non comprende mai Essere incompreso, e sento, che ti vedi in vetta al vuoto e non ti lasci andare giù Come un vento freddo, inverno, che imperversa tu compari, so che un giorno mi capirai Resto triste intento al meglio ma com’è che tu compari, com’è che tu compari com’è.
3.
Limiti 03:13
Un limite, un confronto, e infine questo. Il rimpianto, ma niente finisce quando lo decidi tu Nubi di inutili intrighi Succubi gli uni dei primi Dimmi se hai dubbi si chi ti limita limita limi- Ultimi senza motivi Lugubri infanti creativi Dimmi se hai dubbi su chi vi limita limita limi- Cubi di cuori e persone Non prendi una decisione Dimmi se hai dubbi su chi vi limita limita limi- L’unica donna del mondo Lei o nient’altro lo giuro Dimmi se hai dubbi su chi vi limita limita limi- Nessuno è in grado di amare un sogno sai rimane tale anche se da grande non saprai mai superare i tuoi limi- Non ci saranno promesse che resteranno per sempre, tutti quanti un giorno restano nei loro limi- E te ne parlo da uomo ora che non so chi sono, non resto più nei miei limi- Prendimi in cuore per mano, guardami in volto e sorridi, e vediamo chi non andrà oltre i suoi limiti Prendo il tempo dall’eterno, ne deriva un cerchio un cerchio perfetto Un’immagine mi impone, di capire la realtà Perdo il vero e l’opinione, cos’altro mi resterà Questa è la nostra emozione, chi mai la fermerà Non pie,go, più il mio volere ora so, che, non è un mio dovere Tenta,re, la spiegazione, mostra,re, il male minore Ora so, che, non ho ragioni per sta,re, fermo a subire Non cer,co, la redenzione, ma su,pero, il mio limiteeee Tu sai, come funziona, ma non sei capace a farlo Ed o,ra, che tutto suona, non sai, se realizzarlo Ma ancora una volta, non dirai una parola Dimmi se hai dubbi su chi vi limita limita limi- E ancora una volta, non dirai una parola Dimmi se hai dubbi su chi vi limita limita limi- Fiumi di inutili incontri Parole gettate al vento Dimmi se hai dubbi su chi vi limita limita limi- Insieme balliamo un lento Tra sogni botte e bisogni Dimmi se hai dubbi su chi vi limita limita limi- Un desiderio nascosto Giuro che domani smetto Dimmi se hai dubbi su chi vi limita limita limi- L’errore che mai ho ammesso So che piangi di nascosto Dimmi se hai dubbi su chi mi limita limita limi- Specchio dei tuoi fallimenti combatti coi denti stretti mentre rimani da sola vivi tu vivi tu vivi Ora che è tardi e non mangi ora che stai a coricarti ora che non ti amo più nei miei limiti
4.
Vuoto 03:30
Se avessi avuto più tempo, l'avessi capito prima Ora sarei più contento, con cenni di malinconia Invece tutto è sbagliato, come quello che incido Se avessi avuto più tempo, adesso avrei più carisma E se poi più ci penso, più diventa mania Resto spesso bloccato, perdo sogni e magia Rido un po' sconsolato, piango in mezzo alla pista Cerco fiato negli altri, senza più via d'uscita Di più, di più Se sapessi più di me Crescerò, ma il cosmo piange il tempo Nel vuoto ti perdonerò Sai che così, nel cuore di un oblio terrò Il ricordo che, la vita mi ha costretto Se sapessi più di me Sono qui, ti proteggo nel mio inferno Nel vuoto ti perdonerò
5.
E vorrei solo dirti questo Davvero, niente di più, proprio come concetto Mi sconsolo se rimugino su scelte che non ho saputo prevedere, vere come pianti infanti sede E vorrei solo dirti questo Davvero, niente di più si vede che sono depresso E poi scongiuro ogni mia decisione, in ogni situazione, come se mi fosse dovuto Come se potessi decidere, quando stare male, senza considerare, che potrei essere felice senza poi volerlo veramente, non è normale Ed è per questo che io chiamo a squarciagola, esattamente chi non so E vorrei solo dirti questo Davvero, niente di più, dammi un segno Cresce tutto, puoi sentirlo in questi suoni che abbiamo creato per combattere l'odio che non vogliamo Mi chiedo se davvero un giorno tutto terrà un senso mentre brucio i sogni dell'infanzia, a 20 viene tutto meno Credo, di avere avuto il tempo, per potermi sporgere verso gli altri, verso ciò che porta al meglio Ed è sempre dopo, ed è sempre troppo tardi per calmarti per convincerci che tutto ha dei traguardi Perché piangi? Rispondimi codardo? Non credere che non mi sia più chiesto cos'è stato? Coraggio, riprendi il fiato, sbeffeggia tutti quanti i matti senza senso come hai sempre fatto Poi chiudi pagine senza motivo, poi prendi le tue idee così insoddisfacenti e fagli fare un giro Preme il sangue sull'asfalto per comprimere il comune male che da sempre cade piaga sulle menti umane Chiediti perché non vale dare retta alla gavetta presa per il tuo ostentare classico dell'incertezza Che vedi uomini dall'alto, senza più un patto, col minimo del bene tieni un sentimento astratto Colmo di pace pare facile riuscire a farlo, ma il conto in porto spinge il fatto che tutto è sbagliato Riparto, che dici andiamo? Ci proveremo un'altra volta anche se tutto ciò che ci circonda toglie il fiato E cado, forse cadiamo, forse non ho mai avuto il senno per giostrare il male falso che portiamo Con il sorriso nella fossa, fai giocoforza, rimpiangi il cuore con la tua, visione distorta Che ci credevi fossi facile, sul serio? Come se tutto quello che ho vissuto l'avessi deciso? Come se ogni delirio fosse un modo per colmarmi? Come se il modo in cui mi pongo fosse per distrarmi? Ratti di poche squallide idee senza una sagoma dipinta finta limpida nitida per l'uguale Ruvidi di soldi persi immersi nell'incongruente male tale per ripetersi nell'ordine fugace cade mentre i giorni nostri passano bloccati inermi nell'inferno dell'impressionale Ricordati di noi quando non ci saranno strade, il fine porterà la società nel modo d'essere più innaturale Ed è sempre questo ciò che intendo perso dentro il fuoco di un appuntamento inteso col destino che meschino penso, sia di giusto che sbagliato il verso per la quale impongo ogni mio gesto e movimento Resto spesso intrinseco nel mio pensiero terso immerso al lume di un rancore immane tale da portarmi appresso All'unica speranza intinta di infinito che oltrepassa le costellazioni e mi porta all'inizio Perché è un continuo ripetersi di giorni contati che non possono arrivare ad una conclusione
6.
Guardati allo specchio, sorriditi, hai messo in piega quei due peli in volto e i tuoi capelli e quegli ingrati vuoti dei tuoi cari amici, ti guardano come se fossi feccia come se anche questa volta non hai dato peso agli altri Come se la tua vita dipendesse solamente dai traguardi Come se ogni tua azione fosse solo per soddisfarli E piangi, pure se in cuor tuo sai che sbagli perché nulla al mondo vale come quegli sguardi che ti lanci, la domenica allo specchio mentre esterefatto fissi il mostro che ti stai vivendo E ti ricordi, quella notte di novembre in tagenziale che piangevi, perché tutto stava andando nel verso sbagliato come fanno le puttane E ancora oggi, a distanze eguali nel tempo, contemplo il male che mi avvolge mentre tutto intorno scorre come foglie che in autunno lasciano la casa propria e dopo inondano le strade Io sarò sempre qui al mio fianco, anche se tutti i dubbi degli idioti la notte mi assilleranno Guscio mio, proteggimi dal freddo, che dentro ho Il Plotone pronto per l'insediamento Facile criticare i più deboli, ma debole nessuno sa cosa significa, è una parola stitica Costipati nei locali che creiamo per mostrarci come ratti chiusi in testa e pantegane in un teatro Scivolami addosso, caricami d'odio poi sprofondati nel fosso, da sopra la mia mano tenderò e anche questa volta quello sguardo, quello sguardo, chiuderà un altro sipario E ancora oggi, a domande infrante nel grembo, interpello la mia anima che sfugge al sentimento mentre tutto intorno scorre come foglie che in autunno lasciano la casa propria e dopo inondano le strade Io sarò sempre qui al tuo fianco, anche se le paure che ti affliggono si stanno completando Guscio mio, proteggimi dal freddo, che dentro ho Il Plotone pronto per l'insediamento

about

No other title could fit this release better than "Un'occasione come questa".

It means "such an opportunity" in Italian and we decided to give this name because this release is really such an opportunity for four friends with pretty different musical tastes and habits to join into a band and make something new.

It took about one year and a half with many ups and downs: You just need to know that "Giorni Contati" means "to have our days numbered"... While someone may think that it does not really bode well, the truth is that it is a name that precisely describes us. We have our days numbered because we study in four different cities that keep us far from each other for most of time and the little spare days that we have for staying together as a band are really numbered.

That is the main reason why it took so much, but it has been also due to our inexperience: we have been learning how to make an album while we were doing it for real, with mistakes, discarded songs and difficult decisions but after all maybe it has been the best way to do it. Because we did it together, among friends which believed in us and have been very supportive

It is also necessary to say that, even if there were many distances and obstacles that we could not solve or pass by ourselves, maybe it really took to much and many things changed during this year.

We honestly don't know if there will be "such an[other] opportunity".
People change, things happen and when You realize it, it is often too late.
Only time will tell, but in the meanwhile you can listen to what has been "such an opportunity" for us.

credits

released January 23, 2020

Composed by Giorni Contati
Recorded at "Il Kantiere" (Possaccio, Verbania Italy) in february 2019
Mixed by Alberto "Memento" Boldini
Mastered by Todd Tobias
Artwork by Alessandro Berrone

© 2020 GIORNI CONTATI. All Rights Reserved.

Special Thanks to Alberto, Cristian and Sara, Mauro, Stefania, Marco, Nerone, Il Kantiere, Associazioni A Distinguere, Unknown brand of coconut biscuits, Ceres®, our neighbours who had to stand every rehearsal and all of our friends.

You've all been part of making this release come true and we deeply Thank You.

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Giorni Contati Omegna, Italy

Perché è un continuo ripetersi di giorni contati
che non possono arrivare ad una conclusione
~
Alternative rock from Omegna, Italy

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