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Intro/Unico compromesso
04:06
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Era tempo che aspettavo un'occasione come questa, musica maestra si ammaestra con l'intelligenza, con l'esperienza
dando limiti di cui nessuno mai, pensa
Impiego d'acqua e d'anima sul volto mentre nel verso sbagliato scrivo ciò che non si dice mai
Tu dammi tempo per capirne di più
Ed è questo ciò che intendo se mi lascio indietro il resto è perso vuoto come il vizio che ammaestro
Cerco la speranza non la trovo non riesco a dare un senso
E se davvero adesso avessi il tempo per colmarmi darei credito soltanto a questi miei giorni contati.
Ma la verità è che il fantasma di cui parlo s'assomiglia sempre al resto, e lo detesto infondo questo è l'unico compromesso
E’ come una rivincita di sogni
Blocco le parole che intravedo dispari nei miei desideri
E la mano mia calerà sul volto infame
Di questi esseri immondi che s’inghiotte via il potere
Che vedo morte e decadenza, nella residenza che imperiale investe uomini con trasparenza quanto è svelta e fugace
L’unione aristocratica imparziale che incombe sulle menti umane e ne fa di una strage
Il complice funesto dell’essenza stessa è il maestro che ha cresciuto le radici sino al culmine del male
Parole in fondo al cuore che sapranno ritrovare il gesto idoneo che s’intinge d’immorale
Ora che di più semplice del male resta l’odio lo sai combatto anche se tutti dicono che sia sbagliato ed è per questo che io imploro e dopo esplodo ogni dettaglio per racimolare il fuoco che mi farà fare un passo
Picchio forte ogni strumento e grido forte il mio sostegno e ostento il cuore mio che si fa forza con l’onore e il malcontento mentre indegno il circo intinge d’odio i suoi passanti ed i cantanti, spezzando l’intrattenimento
E’ come uno spreco di bisogni
Blocco i movimenti per permettermi il disagio
E la mano mia calerà sul volto infame
Di questi esseri immondi che s’inghiotte via il potere
L’ora incombe e batte sulle lance di chi affonda il proprio male alle spalle degli altri infame, lo spirito s’infanga impadronito da quest’esseri così indecenti da lasciarlo triste e solo in mezzo a guerra morte e fame
Ed è da questo punto in poi che io mi ostino a dare a voce ai miei pensieri impuri, in bilico tra spade e scudi
Che la domanda in me s’infonde cosa fare per cambiare, ordire una guerra perfetta oppure restare a guardare
Cercare un cambiamento dall’interno, dare l’occasione perdonare i superiori
Una carriera militare in fondo è questo, ma io non mi soddisfo ad abbassare il capo chino davanti ai coglioni
E sarà questo il primo passo verso un nuovo mondo, dove non ho da lamentarmi basterà un secondo
Troverò il responsabile di questo infimo mezzo, spezzerò l’equilibrio, l’unico compromesso
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2. |
Fantasma
03:26
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Non te lo permetterò, nei miei limiti, non sbagliarti, restiamo a 20 decibel, te lo dico in lacrime
Sapessi dove sei
Ora non terrei, stretto a me certe idee, così incapaci, così distratti
Ma com’è, che se, poi ci penso, non accade maaaaai
Di certo incontri come i nostri illuminano ma come sempre, non resto indifferente, impugno il cuore e si sente si sente si sente Ma tu, non sai, ne vedo da come ti poni
Sapessi dove sei ora potrei combattere i miei disagi compresi indifesi che mi attirano in bilico rimango indeciso sì che so come sei, però, non so, non so chi sei
Un fantasma immerso, in mezzo, ad un contesto surreale che non comprende mai
Essere incompreso, e sento, che ti penso ancora adesso e tu non ci crederai
Come un vento freddo, interno, che imperversa tu compari, so che non mi abbandonerai mai
Resto triste e intento al meglio ma com’è che tu compari, com’è che tu compari com’è
In un giorno come questi, avremo risposte
Un momento così fermo, un giorno troverà una scossa
Io sono come sempre sai, incrinato dalla dose
Bloccato in un passato senza mai cambiare rotta
Ora comprendo meno, rimango spesso inconscio
Ho a carico un dovere che non porto mai da solo
Ciò che amo non esiste più, è qualcosa che più non conosco
Ascolta in silenzio e piangi
Un fantasma immerso, in mezzo, ad un contesto surreale che non comprende mai
Essere incompreso, e sento, che ti vedi in vetta al vuoto e non ti lasci andare giù
Come un vento freddo, inverno, che imperversa tu compari, so che un giorno mi capirai
Resto triste intento al meglio ma com’è che tu compari, com’è che tu compari com’è.
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3. |
Limiti
03:13
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Un limite, un confronto, e infine questo. Il rimpianto, ma niente finisce quando lo decidi tu
Nubi di inutili intrighi
Succubi gli uni dei primi
Dimmi se hai dubbi si chi ti limita limita limi-
Ultimi senza motivi
Lugubri infanti creativi
Dimmi se hai dubbi su chi vi limita limita limi-
Cubi di cuori e persone
Non prendi una decisione
Dimmi se hai dubbi su chi vi limita limita limi-
L’unica donna del mondo
Lei o nient’altro lo giuro
Dimmi se hai dubbi su chi vi limita limita limi-
Nessuno è in grado di amare un sogno sai rimane tale anche se da grande non saprai mai superare i tuoi limi-
Non ci saranno promesse che resteranno per sempre, tutti quanti un giorno restano nei loro limi-
E te ne parlo da uomo ora che non so chi sono, non resto più nei miei limi-
Prendimi in cuore per mano, guardami in volto e sorridi, e vediamo chi non andrà oltre i suoi limiti
Prendo il tempo dall’eterno, ne deriva un cerchio un cerchio perfetto
Un’immagine mi impone, di capire la realtà
Perdo il vero e l’opinione, cos’altro mi resterà
Questa è la nostra emozione, chi mai la fermerà
Non pie,go, più il mio volere ora so, che, non è un mio dovere
Tenta,re, la spiegazione, mostra,re, il male minore
Ora so, che, non ho ragioni per sta,re, fermo a subire
Non cer,co, la redenzione, ma su,pero, il mio limiteeee
Tu sai, come funziona, ma non sei capace a farlo
Ed o,ra, che tutto suona, non sai, se realizzarlo
Ma ancora una volta, non dirai una parola
Dimmi se hai dubbi su chi vi limita limita limi-
E ancora una volta, non dirai una parola
Dimmi se hai dubbi su chi vi limita limita limi-
Fiumi di inutili incontri
Parole gettate al vento
Dimmi se hai dubbi su chi vi limita limita limi-
Insieme balliamo un lento
Tra sogni botte e bisogni
Dimmi se hai dubbi su chi vi limita limita limi-
Un desiderio nascosto
Giuro che domani smetto
Dimmi se hai dubbi su chi vi limita limita limi-
L’errore che mai ho ammesso
So che piangi di nascosto
Dimmi se hai dubbi su chi mi limita limita limi-
Specchio dei tuoi fallimenti combatti coi denti stretti mentre rimani da sola vivi tu vivi tu vivi
Ora che è tardi e non mangi ora che stai a coricarti ora che non ti amo più nei miei limiti
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4. |
Vuoto
03:30
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Se avessi avuto più tempo, l'avessi capito prima
Ora sarei più contento, con cenni di malinconia
Invece tutto è sbagliato, come quello che incido
Se avessi avuto più tempo, adesso avrei più carisma
E se poi più ci penso, più diventa mania
Resto spesso bloccato, perdo sogni e magia
Rido un po' sconsolato, piango in mezzo alla pista
Cerco fiato negli altri, senza più via d'uscita
Di più, di più
Se sapessi più di me
Crescerò, ma il cosmo piange il tempo
Nel vuoto ti perdonerò
Sai che così, nel cuore di un oblio terrò
Il ricordo che, la vita mi ha costretto
Se sapessi più di me
Sono qui, ti proteggo nel mio inferno
Nel vuoto ti perdonerò
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5. |
Giorni Contati
05:59
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E vorrei solo dirti questo
Davvero, niente di più, proprio come concetto
Mi sconsolo se rimugino su scelte che non ho saputo prevedere, vere come pianti infanti sede
E vorrei solo dirti questo
Davvero, niente di più si vede che sono depresso
E poi scongiuro ogni mia decisione, in ogni situazione, come se mi fosse dovuto
Come se potessi decidere, quando stare male, senza considerare, che potrei essere felice senza poi volerlo veramente, non è normale
Ed è per questo che io chiamo a squarciagola, esattamente chi non so
E vorrei solo dirti questo
Davvero, niente di più, dammi un segno
Cresce tutto, puoi sentirlo in questi suoni che abbiamo creato per combattere l'odio che non vogliamo
Mi chiedo se davvero un giorno tutto terrà un senso mentre brucio i sogni dell'infanzia, a 20 viene tutto meno
Credo, di avere avuto il tempo, per potermi sporgere verso gli altri, verso ciò che porta al meglio
Ed è sempre dopo, ed è sempre troppo tardi per calmarti per convincerci che tutto ha dei traguardi
Perché piangi? Rispondimi codardo? Non credere che non mi sia più chiesto cos'è stato?
Coraggio, riprendi il fiato, sbeffeggia tutti quanti i matti senza senso come hai sempre fatto
Poi chiudi pagine senza motivo, poi prendi le tue idee così insoddisfacenti e fagli fare un giro
Preme il sangue sull'asfalto per comprimere il comune male che da sempre cade piaga sulle menti umane
Chiediti perché non vale dare retta alla gavetta presa per il tuo ostentare classico dell'incertezza
Che vedi uomini dall'alto, senza più un patto, col minimo del bene tieni un sentimento astratto
Colmo di pace pare facile riuscire a farlo, ma il conto in porto spinge il fatto che tutto è sbagliato
Riparto, che dici andiamo? Ci proveremo un'altra volta anche se tutto ciò che ci circonda toglie il fiato
E cado, forse cadiamo, forse non ho mai avuto il senno per giostrare il male falso che portiamo
Con il sorriso nella fossa, fai giocoforza, rimpiangi il cuore con la tua, visione distorta
Che ci credevi fossi facile, sul serio? Come se tutto quello che ho vissuto l'avessi deciso?
Come se ogni delirio fosse un modo per colmarmi? Come se il modo in cui mi pongo fosse per distrarmi?
Ratti di poche squallide idee senza una sagoma dipinta finta limpida nitida per l'uguale
Ruvidi di soldi persi immersi nell'incongruente male tale per ripetersi nell'ordine fugace cade mentre i giorni nostri passano bloccati inermi nell'inferno dell'impressionale
Ricordati di noi quando non ci saranno strade, il fine porterà la società nel modo d'essere più innaturale
Ed è sempre questo ciò che intendo perso dentro il fuoco di un appuntamento inteso col destino che meschino penso, sia di giusto che sbagliato il verso per la quale impongo ogni mio gesto e movimento
Resto spesso intrinseco nel mio pensiero terso immerso al lume di un rancore immane tale da portarmi appresso
All'unica speranza intinta di infinito che oltrepassa le costellazioni e mi porta all'inizio
Perché è un continuo ripetersi di giorni contati che non possono arrivare ad una conclusione
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6. |
Nel verso sbagliato
03:10
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Guardati allo specchio, sorriditi, hai messo in piega quei due peli in volto e i tuoi capelli e quegli ingrati vuoti
dei tuoi cari amici, ti guardano come se fossi feccia come se anche questa volta non hai dato peso agli altri
Come se la tua vita dipendesse solamente dai traguardi
Come se ogni tua azione fosse solo per soddisfarli
E piangi, pure se in cuor tuo sai che sbagli perché nulla al mondo vale come quegli sguardi che ti lanci, la domenica allo specchio mentre esterefatto fissi il mostro che ti stai vivendo
E ti ricordi, quella notte di novembre in tagenziale che piangevi, perché tutto stava andando nel verso sbagliato come fanno le puttane
E ancora oggi, a distanze eguali nel tempo, contemplo il male che mi avvolge mentre tutto intorno scorre come foglie che in autunno lasciano la casa propria e dopo inondano le strade
Io sarò sempre qui al mio fianco, anche se tutti i dubbi degli idioti la notte mi assilleranno
Guscio mio, proteggimi dal freddo, che dentro ho Il Plotone pronto per l'insediamento
Facile criticare i più deboli, ma debole nessuno sa cosa significa, è una parola stitica
Costipati nei locali che creiamo per mostrarci come ratti chiusi in testa e pantegane in un teatro
Scivolami addosso, caricami d'odio poi sprofondati nel fosso, da sopra la mia mano tenderò e anche questa volta quello sguardo, quello sguardo, chiuderà un altro sipario
E ancora oggi, a domande infrante nel grembo, interpello la mia anima che sfugge al sentimento mentre tutto intorno scorre come foglie che in autunno lasciano la casa propria e dopo inondano le strade
Io sarò sempre qui al tuo fianco, anche se le paure che ti affliggono si stanno completando
Guscio mio, proteggimi dal freddo, che dentro ho Il Plotone pronto per l'insediamento
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Giorni Contati Omegna, Italy
Perché è un continuo ripetersi di giorni contati
che non possono arrivare ad una conclusione
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